Lettera del Governatore

Cari  Amici,

 

riprendo il tema del Forum Interdistrettuale celebrato a Bari alla fine di gennaio, «L'unione dà forza” perché ritengo molto opportuno affermare e ribadire il concetto di base dell'associazionismo in generale e di quello del Rotary in particolare. 

L'individualismo sempre più dilagante nella Società, che ca­ratterizza il nostro tempo, è in gran parte il principale responsa­bile del decadimento dei nostri valori tradizionali e radicati nella coscienza di noi tutti da varie generazioni: amore per la nostra Patria, rispetto della dignità umana, solidarietà verso chi liti bi­sogno di sostegno morale ed anche materiale.

Occorre, quindi, incoraggiare in tutti i modi, quanti, come i rotariani, credono nell'associazionismo, perché l'insieme di tante energie umane, possa dare forza all'idea base della solidarietà umana. Il mondo rotariano italiano già da tempo si è incammi­nato su questa strada. Il Forum interdistrettuale tra i Distretti me­ridionali 2100, 2110 e 2120, eredi del glorioso Distretto 190, che comprendeva le Regioni dalla Campania alla Sicilia con Isola di Malta, che si celebra ogni anno, è viva testimonianza di questo desiderio o, se volete, di questo anelito all'unità.

Ma c'è di più. In quest'anno 2001-2002 i Governatori dei dieci distretti italiani, legati da una sincera amicizia, e da una profonda stima reciproca, hanno interpretato al meglio quell'esigenza, av­vertita da tempo, di agire in comunione di intenti, individuando collegialmente i punti programmatici ed i momenti di sintesi delle varie azioni dei dieci distretti, pur mantenendo ferma la loro autonomia. La felice esperienza, già collaudata fino ad oggi, ha indotto i dieci Governatori italiani, riuniti in Agrigento il 2 febbraio scorso, ad adottare una "risoluzione "per la costituzione, sia pure in forma non rigida ed istituzionalizzata, di un "Sistema Italia del Rotary " che propongono ai loro successori immediati e futuri, poiché tale "sistema" diventi una metodica di lavoro comune, convinti della necessità che '1'unione dà forza".

Amici Rotariani del Distretto Sicilia ‑ Malta sarò molto felice, se anche Voi, nei Vostri rispettivi club, vorrete adottare, in modo concreto, il motto operativo che "l'unione dà forza ", per riaffer­mare, con determinata volontà, la necessità di operare in modo unitario al servizio dell'umanità e delle nostre collettività.

Il nostro servizio rotariano in favore dei deboli, dei bisognosi, degli anziani, dei disabili e dei giovani sarà così più incisivo e concreto.

Ed a proposito dei giovani, desidero ricordarVi, che dall'8 al 14 di marzo ricorre la settimana mondiale del Rotaract e, quindi Vi esorto cari amici rotariani ad essere più vicini ai nostri gio­vani per far sentire loro il nostro caloroso affetto e la fiducia che nutriamo nelle giovani generazioni, invitandoli alle nostre ri­unioni, a partecipare alle loro, per meglio comprendere le loro necessità, le loro aspirazioni, i loro problemi e, quindi, aiutarli.

Concludo, amici, con l'auspicio che la prima riunione dei dieci distretti italiani che si terrà a Roma nei locali della FA. 0. con la partecipazione del nostro Presidente internazionale Richard King, il primo ed il 2 marzo per trattare il tema "L'educa7ione per la Pace ", possa essere ricordato come un punto di partenza per l'av­vio del "Sistema Italia Rotary ", convinti come siamo che "l'u­nione dà forza", per assumere e mantenere il "nostro impegno per l'umanità.

Cordialmente.

Aldo

 

 

I vertici rotariani ad Agrigento

Appuntamento culturale e di lavoro dei dieci Governatori

Non capita di frequente che i dieci go­vernatori distrettuali si diano appuntamento in una precisa città italiana con le rispettive consorti per una visita alle vestigia classiche ed al territorio ma altresì per un'importante sessione di lavori.

E’ accaduto ad Agrigento dove qualche settimana fa si sono ritrovati i vertici dei dieci distretti: Franco Grasso (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria), Andrea Bissanti (Lombardia Nord), Angelo Borgese (Lom­bardia Sud), Alvise Farina (Veneto, Alto Adige, Venezia Giulia), Franco Mazza (Emilia Romagna, Toscana, San Marino), Antonio Lico (Lazio, Sardegna), Riccardo Marrollo (Umbria, Marche, Abruzzo e Mo­lise, Albania), Giuseppe Filice (Campania, Lucania, Calabria), Andrea Ranieri (Puglia) e Aldo Ti­mineri (Sicilia, Malta).

Gli illustri ospiti, accompagnati dai dirigenti del Distretto e del Club di Agrigento, hanno compiuto una attenta escursione ai monumenti dorici, al museo S. Nicola, alla casa natale di Pirandello e nel centro storico partecipando poi ad una serata alla quale hanno presenziato i presidenti dei club di Agrigento, Canicatti, Licata e Sciacca (Sorce, Aronica, Sortino e Vaccaro) oltre ad un gran numero di soci del capoluogo e della provincia.

I governatori si sono dichiarati entusiasti del calore con cui sono stati accolti sottolineando i valori di amicizia che da sempre caratterizzano i rapporti fra appartenenti al medesimo club.

La presenza nella città dei Templi dei massimi esponenti nazionali della struttura Rotary è valsa anche ad indicare una strategia di lavoro che deve accompagnare l'attività nel corso dei prossimi anni. In questo senso è stata votata - come sottolinea sopra anche il Governatore - una risoluzione che prelude alla costituzione di un «sistema Italia Rotary» perché pur nell'autonomia che deve ispirare le peculiarità regionali - sia riconosciuta la necessità di instaurare un momento di raccordo per affrontare le problematiche proprie comuni a tutti i dieci Distretti.

L auspicio di fondo riguarda la possibilità che il metodo di lavoro introdotto possa essere adottato dai governatori incoming per l'anno 2002‑2003 e succes­sivamente da quelli designati per l'anno 2003-2004.

Della risoluzione sono stati informati il presidente internazionale Richard King, la sede di Zurigo e l'Istituto Culturale Rotariano

 

FOTO

Foto di gruppo dei Governatori nella città dei Templi (primo da sinistro Giuseppe Sorce, presidente del Rotary agrigentino)