ALDO TIMINERI Governatore Distretto 2110 Sicilia e Malta anno 2001 - 2002 |
IL CURRICULUM DEL GOVERNATORE 2001-2002 Nato
a Palermo il 18/11/1934, ha conseguito la laurea in giurisprudenza con
il massimo dei voti e la lode presso l'università di Palermo nel
dicembre dei 1957. E’
coniugato con Elvira Savatteri, insegnante di educazione tecnica a
riposo, padre di Maurizio, avvocato, e di Fabio consulente di Banca
Mediolanum. A
seguito di pubblico concorso indetto dall'Assessorato Reg.le per gli
EE.LL. è stato dichiarato vincitore dei concorso a 20 posti di
consigliere di terza classe dei ruolo periferico dei predetto
Assessorato addetto ai controlli sugli atti degli enti locali. Assegnato
presso la Commissione prov.le di Controllo di Agrigento sin dalla nomina
in ruolo, ha espletato le funzioni prima di consigliere, poi di
Dirigente ed infine di componente funzionario dell'organo di controllo
fino al 15/12/1980 data in cui, dopo venti anni di ininterrotto
servizio, rassegnava le dimissioni volontarie per intraprendere
l'attività professionale di Avvocato. Nel
1967 è stato nominato Commissario reg.ie presso il Comune di Grotte
dove ha svolto un'intensa attività amministrativa, assumendo i poteri
dei Consiglio, della Giunta e dei Sindaco per oltre un anno. Avvocato
abilitato al patrocinio avanti le Magistrature superiori, svolge in
particolare l'attività forense avanti le Magistrature Ammínistrative. Ha
professato l'insegnamento dei Diritto Amministrativo, degli Enti Locali
e di Sociologia politica presso la Scuola Superiore di Servizio Sociale
di Agrigento. Ha fondato ed ha diretto in Agrigento la sezione provinciale dei Centro Italiano di Studi Amministrativi, e dal 1989 è componente dei Consiglio Nazionale dei Centro Italiano di Studi Amministrativi. Autore
di alcuni volumi di diritto amministrativo, degli enti locali, di
urbanistica e di diritto sanitario, è collaboratore di alcune riviste
specializzate. E’
stato ammesso al Rotary Club di Agrigento nell'anno 1976/77, divenendone
Presidente nell'anno 1988/89. E’
stato rappresentante dei Governatore per l'area Akragas negli anni
1989/90 con Antonello Dato, 1990/91 con Francesco Mangione, 1993/94 con
Alessandro Scelfo, 1994/95 con Guglielmo Serio, 1997/98 con Tony Coleiro. E’
stato altresì Presidente della Commissione distrettuale per le finanze
con il Governatore Corrado Ricevuto e componente e presidente per l'area
occidentale della Commissione per i problemi statutari, procedurali e di
consulenza giuridica dei Distretto negli anni dal 1994/95 al 1997/98. Ha
organizzato ed è stato relatore di alcuni Forum Distrettuali e di area
IntercLub. E’ stato insignito dal Distretto nell'anno dei Governatorato di Francesco Mangione della Paul Harris Fellow per meriti rotariani. |
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INTRODUZIONE Caro Governatore Attilio, Caro past Director Pino Gioia, Cari Past Governor, Assistenti dei Governatore, Delegati Distrettuali e Presidenti delle Commissioni Distrettuali, Rappresentante Distrettuale dei Rotaract e dell'Interact, Responsabili di Area per la Rotary Foundation, Presidenti, Segretari, Tesorieri, Prefetti e Presidenti delle Commissioni dei singoli club dei Distretto oggi qui convenuti, Amiche ed Amici rotariani tutti, consentitemi, innanzitutto, di rivolgere a tutti Voi il mio più sentito ringraziamento per avermi chiamato all'unanimità alla guida dei nostro Distretto per l'anno 2001-2002, anno che dà l'inizio al terzo millennio e che, quindi, assume, nell'immaginario collettivo, una particolare e significativa valenza ben augurale per il nostro futuro. Ma
il futuro e, quindi, il nuovo, va affrontato con la forza delle idee che
traggono la loro necessaria ed indispensabile linfa, dall'esperienza dei
passato e dall'impegno dei presente.
Il Rotary Internazionale in quasi cento anni della Sua vita, ha
dimostrato come il suo divenire ed espandersi nella quasi totalità dei
mondo, sia dovuto al suo continuo adeguarsi alle nuove esigenze della
Società in costante evoluzione, tenendo però sempre fermi i principi
dell'amicizia e dei servizio verso chi ne ha bisogno. Un
deferente saluto desidero rivolgere a tutti i past Governor che si sono
succeduti alla guida dei nostro Distretto e dai quali ho avuto consigli
ed insegnamenti che cercherò di mettere a frutto nel corso dei mio anno
di servizio. Un commosso e
grato ricordo rivolgo ai past Governor che ci hanno lasciato e, tra
questi, consentitemi di ricordare, il mio grande ed indimenticabile
Amico, Vincenzo Reale che, con l'esempio mi fu anche maestro di vita
rotariana. Un
sentito grazie al Governatore Attilio Bruno, che in questo anno di
preparazione mi è stato vicino e prodigo di consigli.
Desidero complimentarmi con Attilio per il suo meraviglioso anno
di servizio, unitamente alla cara Mariella, sua prima ed insostituibile
collaboratrice. Ed
infine, desidero, rivolgere le mie più vive felicitazioni al
Governatore designato per l'anno 2002-2003 Carlo Marullo di Condojanni
assicurandolo, sin d'ora, che da parte mia, troverà la più completa
disponibilità per rendere il più proficuo possibile il suo anno di
preparazione a svolgere il Suo incarico di Governatore. LE
NOSTRE RADICI. IL NOSTRO
FUTURO Il
Rotary di oggi, trae motivo di vita dal suo dinamismo, dalla sua
esperienza e dai suoi valori essenziali che il suo fondatore Paul Harris,
nel 1905 disegnò insieme ai suoi tre amici a Chicago e che sono: la
fede nell'uomo, i valori della libertà, dell'eguaglianza, della
solidarietà, della democrazia. La fede nell'uomo, che è radicata nella
ragione e per il credente nella fede in Dio, va subito sottolineato, è
alla base della filosofia dei Rotary ponendosi come fonte primaria dei
diritti inalienabili dell'uomo-persona. La libertà, è il seme che fa germogliare le
poliedriche capacità dell'uomo, le coltiva e le irrobustisce curando i
fondamentali valori della libertà dell'individuo e quella della
collettività. Il
valore dell'equaglianza, insieme
a quello della libertà è il lievito insostituibile della democrazia
perché pone tutti gli uomini su di uno stesso livello avanti la legge
senza distinzioni di razza, sesso, lingua, religione, opinioni
politiche, condizioni economiche e sociali. L'altruismo disinteressato. di
cui parlava Paul Harris nel suo volume 'La mia strada verso il Rotary"
(ed. it. 1993, pag. 2113 e segg.) è íl
valore della solidarietà che come giustamente chiariva Carlo
Sarasso, nella sua relazione al XXII Congresso dei nostro Distretto
tenuto a Palermo dal 5 al 7 maggio 2000 non è "un mero sentimento
di vaga compassione o di superficiale interessamento per i mali di tante
persone, vicine o'iontane, ma determinazione ferma e perseverante di
impegno per il bene comune, di azione per la giustizia". Ed
a proposito di solidarietà e come essa possa essere posta in essere in
modo più proficuo, mi piace ricordare quanto affermava sul punto
Antonio Mauri nella Sua relazione programmatica nel 1995, e cioè che
"è possibile più fare solidarietà solo dove c'è più
accumulazione, perché in una società in cui aumentano le aspettative,
soltanto l'incremento delle risorse consente di rispondere alla domanda
di qualità della vita" e, quindi, di praticare il principio di
solidarietà verso i più deboli. Infine,
il valore della democrazia costituisce
l'idea-forza che fa muovere le pubbliche istituzioni che governano la
collettività organizzata in Stato e che pone a contatto dei sistema il
rispetto della persona e dei suoi essenziali bisogni di tutela della sua
dignità, affermandone il primato rispetto ad ogni altra esigenza
materiale. Se
questi sono stati e sono i valori dei Rotary dalla Sua fondazione ad
oggi, quali sono le giuste aspirazioni che la nostra organizzazione può
coltivare all'inizio dei terzo millennio? Innanzitutto
va auspicato un futuro di pace tra i popoli uniti in un comune sentire
in cui vengano eliminati i dissidi per ragioni di potere, di differenze
razziali e di religione. Per
il terzo millennio, il Rotary dovrà essere forza operante di
pacificazione tra i popoli, ma anche, nella vita quotidiana di ciascuno
di noi, motivo aggregante degli uomini e delle donne soggetti, partecipi
di una società che ponga al centro della sua filosofia il valore
dell'Uomo. Ben
diceva Federico Weber, quando in un suo saggio sull'uomo ed il Rotary
affermava che "il Rotary è nato dalla constatazione della
solitudine dell'uomo' e perciò tale sodalizio si è costruito
sull'amicizia definita come inestimabile dono dell'esistenza. Il
nostro fine nel terzo millennio non può, quindi, che essere ancora
quello di servire l'uomo, servendo la Società, contribuendo a farla
sempre meno giungla e sempre più casa comune in cui tutti i popoli
possano vivere una sempre migliore qualità della vita. Diceva
nel suo messaggio dei Capodanno 2001, Carlo Azelio Ciampi agli Italiani,
che occorre imparare a rispettare ed amare contemporaneamente, la città
dove si è nati e vissuti, la regione in cui è ricompresa la propria
città natia, la nazione che la comprende, ed, infine, l'Europa. In
un'epoca di globalizzazione, necessariamente il concetto di patria si
espande e si estende a dimensioni più grandi, anche se l'amore per la
propria terra non può essere dimenticato. Il
Rotary nel terzo millennio, anche per la Sua stessa essenza, ci
incoraggia a seguire un cammino che conduce sempre di più all'unione
tra i popoli amanti della Pace. Noi, pur nel più limitato ambito distrettuale, contribuiremo ad assecondare questa filosofia, creando tutte quelle occasioni ed opportunità che ci permettono di essere efficaci operai per la costruzione di una Casa comune.
Non
è concepibile che un'Associazione libera che intende garantire la
dignità dell'Uomo com'è il Rotary, non ponga in particolare rilievo
tra i suoi obiettivi quello di essere presente nella Società, dando
validi ed efficaci contributi allo sviluppo della Società stessa. In
tempi ormai lontani, alcuni autorevoli rotariani, diffidavano
dall'incoraggiare l'impegno dei club nella vita sociale, temendo di
essere coinvolti nelle lotte politiche e partitiche che,
inevitabilmente, coinvolgono quanti scendano nell'agone politico.
Ma essi sbagliavano, poiché con tale comportamento agnostico,
avevano tenuto lontano il Rotary dai veri problemi che assillano l'uomo
di oggi, ed in particolare, per quanto ci riguarda più da vicino, la
società meridionale ed insulare. Nel
nostro distretto, Governatori particolarmente sensibili ai temi dei
rapporto tra Rotary e Società ci hanno abituato a ragionare ed agire in
termini più aperti al dialogo tra la nostra Associazione e le pubbliche
Istituzioni. Federico
Weber con il suo tema distrettuale "Il senso civico";
Francesco Mangione con il tema "il Rotary in difesa della Società"
e Guglielmo Serio con il suo tema "il Rotary per una nuova stagione
di doveri" hanno voluto, in modo più determinato e risoluto, un
impegno più marcato della nostra Associazione e dei nostro Distretto,
nella vita sociale della nostra comunità. Particolare
risalto hanno dato ai problemi economici della nostra società i
Governatori Alessandro Scelfo ed Antonino Mauri, attesa anche la loro
vocazione professionale di uomini di impresa, sollecitando un impegno
dei Rotary nella vita sociale dei Paese. Posso, quindi, tranquillamente affermare che, grazie all'impulso di tutti i Governatori che mi hanno preceduto alla guida dei nostro Distretto, oggi la nostra Associazione, deve essere presente nella Società Siciliana e Maltese, per dare il contributo di idee e di azione per la soluzione dei tanti problemi che assillano le nostre popolazioni, senza, per altro, avere la pretesa di sostituirci al ruolo proprio delle Pubbliche Istituzioni a cui incombe l'onere di affrontarli e risolverli.
IL
ROTARY E LE PUBBLICHE ISTITUZIONI Il
Rotary nell'ambito dei distretto Sicilia Malta non può non avere
contatti e relazioni con le pubbliche istituzioni poiché attraverso
un'attività di progettazione e di stimolo, i singoli club dei nostro
Distretto possono influire sull'attività della pubblica amministrazione
e, comunque, possono incidere sulle attività socio-economiche delle
nostre comunità locali. L'azione
di pubblico interesse è certamente lo strumento attraverso il quale i
Rotary Club possono svolgere un ruolo primario di presenza e di stimolo
dell'attività pubblica al fine di migliorare la qualità della vita
delle nostre comunità. Progetti
concreti elaborati da elementi di qualificata professionalità che i
nostri club hanno, possono determinare una pressione sull'opinione
pubblica locale, provinciale e regionale e possono stimolare gli organi
di amministrazione attiva degli stessi ad accettare le offerte di
collaborazione che i club possono e debbono dare per il miglioramento
dei servizi della comunità e per un più efficace sviluppo della realtà
socioeconomica di ciascuna di esse. Molte
sono le esigenze che il cittadino oggi avverte sia nelle piccole che
nelle medie cosi come nelle grandi comunità locali. Il
Rotary attraverso i suoi club può, quindi, svolgere un ruolo
propositivo e di suggerimento concreto di quella che potrà essere
l'azione pubblica più idonea al soddisfacimento delle esigenze dei
singolo cittadino così come delle comunità in cui esso vive ed opera. Certo
occorre tenere presente il fatto che il Rotary non può sostituirsi alle
pubbliche istituzioni nell'assolv ito dei compiti che sono propri delle
stesse, ma non può restare nsensibile
a quelle fondamentali ed inderogabili esigenze che sono avvertite dagli
individui singolarmente dalle
comunità locali, complessivamente.
Il
Rotary può, quindi, svolgere una funzione di coilegamento o, se si
vuole, di raccordo tra le istanze degli individui volti al
raggiungimento di finalità concrete ed i poteri pubblici che tali
istanze debbono soddisfare nel migliore dei modi. Un
Rotary che dovesse restare estraneo alle tematiche ed alle problematiche
delle comunità locali, non assolverebbe ai suo ruolo che si estrinseca
in modo più concreto in una delle sue vie di azione e cioè quella del
pubblico interesse. Vi esorto, quindi, cari Presidenti ed amici tutti rotariani, ad essere più presenti e più disponibili a sostenere l'azione di pubblico interesse ed a stimoiare e, comunque ad essere propositivi nei confronti delle pubbliche istituzioni per la realizzazione di progetti concreti volti ai soddisfacimento delle esigenze della comunità locale e dei singoli individui.
IL
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE INTERNAZIONALE Richard D. King Presidente dei Rotary International
2001-2002 nel presentare ad Anahaim il suo messaggio per l'anno che va
ad iniziare ha lanciato il suo motto "l'Umanità il nostro impegno" ed
ha invitato tutti noi rotariani ad assumerci ed a mantenere soprattutto,
due impegni Il
primo è, appunto, un impegno nei confronti di tutta l'umanità.
Impegno
nei confronti dell'umanità significa "avere compassione e dare un
aiuto concreto a coloro la cui esistenza è rattristata dalla povertà,
dalla malattia, dall'ignoranza e da calamità naturali". Quindi
King ci esorta ad assumere un atteggiamento attivo e comunque positivo
nei confronti degli altri soprattutto dei bisognosi, degli handicappati,
delle persone che non hanno avuto fortuna nella vita e che cercano il
sostegno delle altre persone più fortunate. Rientra,
quindi, negli impegni dei Rotary migliorare la vita in ognuna delle
nostre circa 30.000 comunità. Il Presidente internazionale, nell'individuare il nostro primo impegno che è quello, appunto, di dare sostegno ai bisognosi ed all'umanità, ha affermato che tale impegno può essere assolto solo attraverso il nostro più qualificato prodotto che è il servizio rotariano e, quindi, attraverso la nostra più preziosa risorsa che è il singolo socio di ogni club. Da ciò l'esigenza di avere un robusto effettivo per potere dare una risposta adeguata alle sempre,più pressanti ed urgenti richieste dei nostro prodotto e cioè il servizio rotariano, proveniente da ogni parte dei mondo. Tanto
più elevato sarà il numero ' dei rotariani in ogni club, in ogni
distretto, tanto più potremo operare efficacemente per fare dei bene
nel mondo. Un secondo impegno che Richard King ci invita ad assumere ed a mantenere è quello di interessare e coinvolgere nelle nostre attività di club e di Distretto gli esponenti più qualificati nel settore economico e professionale che hanno ricevuto dalla vita l'opportunità di sviluppare i loro talenti e le loro attitudini, e queste loro qualità desiderano mettere a servizio degli altri. Occorre,
quindi, che ciascuno di noi assuma l'impegno di portare queste persone
che agiscono in concreto quali rotariani, nelle file dei Rotary per
potenziarne la sua forza di penetrazione e di convinzione dell'opinione
pubblica locale ed anche internazionale. Solo,
quindi, attraverso una sempre più consistente e numerosa presenza
organizzativa dei Rotary nei vari distretti, la nostra attività di
servizio potrà essere efficace e potrà, quindi, dare buoni risultati. L!esortazione che ci proviene dal nostro Presidente internazionale ad avere un solido effettivo per la continua crescita dello stesso è la più valida prova dell'ottima salute che la nostra associazione gode. Richard King, infine, ci esorta a dare risposta a quattro sfide che certamente attendono il Rotary sulla via dei successo: in primo luogo l'incremento degli effettivi e la formazione dei quadri dirigenti, dei singoli rotariani nonché la conservazione al club di tutti i soci esistenti. E'una
sfida che intendiamo raccogliere e per questo ci batteremo perché i
nostri club siano formati da elementi di qualificata formazione
rotariana, totalmente integrati nell'ambito dei nostro sodalizio
recuperando, ove possibile, soci che si siano allontanati. Una seconda sfida è quelle della preparazione rotariana sia alle riunioni dei singoli club che ai S.I.P.E., orientando in modo più adeguato il singolo nuovo socio che ancora non ha piena conoscenza delle potenzialità e dell'organizzazione mondiale della nostra associazione, nonché delle possibilità operative che il club ha nell'ambito della comunità in cui agisce ed è presente. Terza sfida che King lancia e che noi raccogliamo e quello di potenziare l'immagíne pubblica del Rotary. Occorre che all'esterno dei nostro sodalizio gli altri vedano e constatino che, in effetti, il Rotary club ed il Distretto sono presenti ed operanti nella Società per il soddisfacimento dei bisogni dei cittadino attraverso una valida ed efficace gestione dei servizi. L'opinione
pubblica locale deve avvertire attraverso un'adeguata informazione degli
organi di stampa e, comunque dei mass-media, che il Rotary svolge una
proficua azione di pubblico interesse e di qualificazione dell'azione
professionale rendendosi così utile alla società. Un
Rotary club chiuso in se stesso che non fa trapelare alcuna notizia di
quelle che sono le sue attività, che non è partecipe delle ansie, dei
progetti, delle aspirazioni, dei desideri della comunità locale, è un
club che non ha ragion d'essere, diventando un circolo chiuso in cui
tutto inizia e tutto finisce nell'ambito dei club stesso. King
ha intuito che occorre rivalutare e rafforzare l'immagine pubblica dei
Rotary e, così facendo, ci ha esortato ad operare in modo aperto
trasparente ed efficace, utilizzando anche tutti gli strumenti di
informazione che possono far comprendere agli altri che il Rotary è
effettivamente un'associazione di servizio per l'uomo. Quarta ed ultima sfida che
ci propone King è quella dei rafforzamento
e dello sviluppo di ogni Rotary club e che solo i sodalizi che sono
ben consapevoli dei loro ruolo ed aperti alle problematiche dei mondo
attuale, possono essere di utilità per la comunità in-cui operano. Molte
sono le opportunità di servizio offerte dal Rotary e tante sono le
azioni ed i progetti realizzati dal Rotary International sia nel campo
umanitario che culturale. Il
messaggio dei nostro presidente ci invita, per ultimo, a trasmettere la
magia dei Rotary ad altre persone, chiamandole tra le nostre file e
divenendo soci dei nostri club. Questo invito non è certamente finalizzato ad un potenziamento fine a se stesso della nostra organizzazione, ma è lo strumento necessario perché l'azione dei Rotary possa essere sempre pi@ efficace nelle nostre comunità locali ed internazionali per assolvere al nostro impegno nei confronti dell'intera umanità.
GLI
OBIETTIVI ROTARIANI NEL NOSTRO DISTRETTO L'incremento
dell'effettivo e l'espansione dei club sul territorio. Conformemente
a quanto voluto dal nostro Presidente internazionale, intendo stimolare
tutti Presidenti dei Club a svolgere un'intensa attività volta
all'incremento dell'effettivo, coinvolgendo tutti i rotariani in
un'azione di presentazione al club di nuovi soci qualificati sia con
riferimento alle attività professionali proprie di essi che alle qualità
umane. L'obiettivo
che dobbiamo raggiungere è almeno quello di un incremento
dell'effettivo per ciascun club di cinque unità ed una espansione sul
territorio dei distretto di almeno tre club.
Chiedo, quindi, a voi tutti la vostra disponibilità ed il vostro
impegno a raggiungere tali obiettivi per dare maggiore forza ed
ulteriore slancio ai nostri sodalizi. Il
nostro Distretto vive, unicamente agli altri distretti dell'Italia
meridionale, il grande dramma della disoccupazione giovanile ed è su
questo grande problema che vorrei invitare tutti voi a meditare per
trovare possibili rimedi da suggerire ai competenti organi statali,
regionali e locali. Mi
rendo perfettamente conto della inadeguatezza dei nostri mezzi e delle
nostre possibilità a risolvere questo annoso e grave problema che
ancora non trova soluzione adeguata, determinando grave disagio a tanti
giovani in cerca di una loro prima occupazione e che non riescono a
soddisfare le pi@ elementari esigenze della loro vita. Ma il Rotary non può rinunciare ad un'azione di
pressione suii'opinione pubblica e, quindi, sui pubblici poteri, nonché
sulle grandi, medie e piccole industrie ed aziende, perché questo
problema trovi, in tempi brevi, una soluzione adeguata.
Sono convinto che l'impegno determinato ed unitario di tutti club
e dei distretto, potrà contribuire a sollecitare la soluzione di tale
problema, segnalando le possibili soluzioni, anche
parziali, che la professionalità di ciascuno dei nostri soci,
l'inventiva di taluni di essi, ma soprattutto la disponibilità di tutti
coloro che possono realmente affrontare, nel loro ambito professionale
ed aziendale, questo problema, contribuisca ad alleviare il fenomeno
della disoccupazione giovanile che oggi costituisce uno dei píù gravi
problemi della nostra società isolana. Questo
problema della disoccupazione certamente sarà meno avvertito in ambito
maltese ma. comunque, anche in tale realtà sociale potrà essere svolto
un ruolo di ulteriore stimolo perché i giovani di Malta possano più
facilmente trovare possibilità occupazionali nella stessa isola senza
emigrare. Il
Distretto non mancherà di provocare opportune iniziative d'incontro con
le autorità comunali, provinciali e regionali per porre alla loro
attenzione il grave problema della disoccupazione giovanile che
mortifica l'intera collettività isolana e che costituisce una grossa
remora allo sviluppo socio economico della nostra Sicilia. Il
Rotary nel nostro Distretto ha già avviato un discorso di
sensibilizzazione al grande tema della difesa dei diritti civili
nell'anno di governatorato dei nostro Peppino Bruno con un interessante
Forum Distrettuale svoltosi a Milazzo. E'
stato un primo concreto segnale dell'interesse che il Distretto ha
manifestato a questo delicato settore della vita dei nostri tempi. Intendo,
nell'anno dei mio servizio, incoraggiare tutte le possibili iniziative
volte a garantire la difesa dei diritti civili di ogni persona che è in
perfetta sintonia con il tema dei nostro Presidente internazionale che
ci invita ad un impegno per l'umanità. Una
giustizia civile, penale e amministrativa, i cui tempi di svolgimento
dei relativi processi sono lunghi ed interminabili, viola il
fondamentale diritto dei cittadino ad avere un giusto processo in tempi
brevi. 1 ritardi ed i tempi lunghi che caratterizzano il
nostro processo costituiscono una denegata giustizia che deve trovare
un'adeguata sanzione ed un concreto risarcimento
nei confronti di chi ha subito un danno da tale inammissibile lunghezza
dei processi. Ma tante altre violazioni di diritti civili si verificano per il mancato e tempestivo funzionamento dell'azione della pubblica amministrazione. Il
Distretto, quindi, anche attraverso l'associazione costituita neli'anno
2000 dai rotariani denominata "Il Rotary per i diritti dell'Uomo'
intende svolgere vigile opera di tutela dei diritti civili proprio per
rendere una qualificata azione al servizio dei più deboli, per evitare
ogni sopruso da parte dei più forti o da istituzioni non sensibili ai
problemi dei singoli soggetti. Invito.
quindi, tutti i Presidenti a segnalare al Distretto o comunque a
prendere delle iniziative dirette per denunciare e, comunque, affrontare
in chiave critica, tutte quelle azioni che si rivelino adottate in danno
dei diritti civili dei singoli cittadini. Anche quest'anno il Distretto, nel suo organigramma prevede la costituzione di un'apposita commissione per la tutela dell'ambiente Tale
problema che, di anno in anno, diventa sempre più grave e preoccupante,
non può vederci disimpegnati e, comunque, disattenti ai grandi temi
della tutela dell'ambiente, della salvaguardia dei sottosuolo, delle
risorse idriche, dell'inquinamento atmosferico, tellurico e di ogni
forma di danneggiamento dell'ambiente stesso. L'uomo
ha bisogno di un suo "habitat" che soddisfi le esigenze
fondamentali della qualità della vita. Non
possiamo consentire che la mano dell'uomo e, soprattutto, le sue attività
produttive, si svolgano senza alcun accorgimento volto a garantire la
qualità dell'ambiente, risorsa essenziale per noi e per i nostri figli. La commissione per la tutela dell'ambiente, quindi, è lo strumento attivo che noi vogliamo utilizzare per predisporre studi di fattibilità, ipotesi di sviluppo di attività compatibili con la tutela dell'ambiente, ma so prattutto
per sensibilizzare l'opiinione pubblica sulla necessità che l'ambiente
venga salvaguardato come bene primario della vita dell'uomo. Occorre, quindi, predisporre un'apposita campagna di stampa e, comunque, tutte quelle opportune iniziative che siano idonee a sensibilizzare il singolo cittadino e le varie comunità ad operare in modo concreto e fattivo per garantire l'ambiente quale risorsa fondamentale della vita dell'individuo-persona. E’
necessario creare consapevolezza ed agire conseguentemente, come ci
invita il presidente internazionale Frank I. Devlyn con il suo motto, ma
occorre far di più in questo settore perché anche con l'efficace
tutela dell'ambiente noi opereremo in favore dell'umanità così come ci
invita a fare Richard King. Non mancheranno certamente le iniziative dei Distretto, sorretto dall'azione coordinatrice della commissione per la tutela dell'ambiente, nei confronti delle pubbliche istituzioni e della pubblica opinione, ma non basterà questo impegno dei Distretto se tutti voi Presidenti, con i vostri club, non svolgerete in questo campo una vigile azione di sostegno e di denuncia dimostrando così di assolvere ad un impegno che ci vede tutti presenti ed impegnati nell'azione di tutela dell'ambiente per una migliore qualità della vita. L'efficienza
della Pubblica amministrazione Uno
dei piu assillanti problemi, che non trova ancora adeguata soluzione, è
quello della difficoltà dei rapporto tra i singoli cittadini e la
pubblica amministrazione. Molte
volte abbiamo avuto modo di sperimentare, come semplici cittadini,
quanto sia difficile ottenere risposte pronte ed esaurienti da parte
degli organi della pubblica amministrazione, creando disagio e difficoltà
a quanti intendono ottenere servizi, autorizzazioni, concessioni e
quant'altro dagli organi competenti. Non sono certamente mancati gli interventi legislativi sia nazionali che regionali per ottenere lo snellimento delle procedure amministrative, la trasparenza dell'azione amministrativa, l'efficacia della stessa la
partecipazione dei cittadino al procedimento amministrativo ed alla
formazione dell'atto amministrativo che lo riguarda e, per tutti gli
interventi legislativi, valga ricordare la legge 7/8/90 n.241 che reca
nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di
accesso ai documenti amministrativi. La
I.r. siciliana n.10 dei 30-4-1991, che recepisce nel territorio
regionale, con lievi modifiche, quella nazionale sopraricordata e le
varie leggi Bassanini che si sono succedute nel tempo a partire dal 1994
e che tendono tutte ad uno snellimento dell'azione della pubblica
amministrazione, sono il risultato di un lungo e tormentato discorso
politico che ha dato luogo ad una grande ed importante riforma. Ma
nonostante questa riforma della struttura, dell'apparato e delle modalità
di funzionamento della pubblica amministrazione, nella realtà non può
non riscontrarsi e purtroppo si riscontra frequentemente, una
disapplicazione delle nuove normative da parte della burocrazia sia essa
statale che regionale e degli enti locali. Siamo.
in effetti, in un momento di transizione da un regime di organizzazione
e di funzionamento dell'apparato burocratico fondato sul cosiddetto
principio dei segreto d'ufficio, e dei rapporto che vede in posizione
preminente rispetto al singolo cittadino gli organi della pubblica
amministrazione, a quello che invece vede affermato il principio della
trasparenza dell'azione amministrativa e della efficacia della stessa
rendendo partecipe dei procedimento di formazione dell'atto
amministrativo il singolo cittadino destinatario dei provvedimento. Ma
tutto ciò, comporta da parte soprattutto della burocrazia,
l'acquisizione di una nuova mentalità, di una nuova cultura che
stentano a formarsi ed a consolidarsi per le resistenze che la stessa
burocrazia oppone a tale fondamentale riforma. Il Rotary, quindi, in questo campo può, attraverso le più diverse iniziative da parte dei club svolgere un ruolo di sensibilizzazione e di informazione dell'utente e di richiamo alle responsabilità dei funzionari, dell'apparato statale, regionale e degli enti locali, agevolando così, in effetti, l'affermarsi della nuova cultura che deve caratterizzare il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione. Non
mancano, invero, come già si è detto. gli strumenti legislativi per la
realizzazione di questo nuovo rapporto tra cittadino ed organi della
pubblica amministrazione, ma tutti questi strumenti legislativi potranno
essere effettivamente utilizzati se agevoleremo la creazione di questa
nuova cultura dei servizio pubblico di cui tutti gli operatori, siano
essi di estrazione politica o burocratica, debbono tenere conto
nell'espletamento delle loro funzioni. Anche questo è un impegno che cercheremo di assolvere al meglio delle nostre possibilità. I problemi
della sanità pubblica Il
Rotary non può restare insensibile alle grosse problematiche che oggi
ancora caratterizzano il settore della sanità pubblica. Il
diritto alla salute è tra i diritti fondamentali riconosciuti dalla
nostra Costituzione e solo attraverso un apparato sanitario pubblico e
prlivato efficiente, competente, particolarmente qualificato nei vari
settori della medicina, potrà garantire questo diritto. Il
delegato distrettuale ai problemi della sanità il PDG Giuseppe
Barbagallo Sangiorgi giustamente osserva nella sua relazione
programmatica che il Rotary non ha il compito di rilevare soltanto
carenze, sollevare critiche o tantomeno di scendere in particolari
scandalistici ma, al contrario, deve affrontare il problema nella sua
giobalità suggerendo ipotesi e soluzioni radicali e, soprattutto,
adeguate alle attuali realtà. Concordo
con lui, quindi, su questa impostazione e condivido i programmi di
massima che il delegato distrettuale, unicamente ai suoi collaboratori
molto qualificati ed apprezzati sul piano delle competenze
professionali, hanno predisposto. Occorrerà, quindi, potenziare collegamenti informatizzati con le varie strutture pubbliche e private attraverso cui ottenere, in tempo reale, scambi di notizie cliniche, di lastre, di dati di laboratorio, di suggerimenti terapeutici ed altro affrontando anche, in modo adeguato il problema della 'telemedicina" come mezzo di collegamento fra territorio e strutture sanitarie. Tutto
ciò, però, non potrà essere completamente attuato se non ci sarà un
pieno coinvolgimento delle pubbliche istituzioni ed, in particolare
dell'assessorato reg.ie alla sanità e degli esperti di settore. In
questo senso, ritengo che il nostro Distretto debba muovere i suoi passi
per rendere un servizio alla comunità, al fine di dare fiducia ed
ottenere risultati nel campo della sanità pubblica. Una
doverosa attenzione ai problemi dei disabiíí Il tema dei presidente internazionale ci sollecita, in modo pressante, ad avere una particolare attenzione per il mondo dei disabili, degli handicappati, delle persone che non possono essere inserite, in modo adeguato, nel mondo dei lavoro se non attraverso le opportune cautele e, comunque, un'adeguata preparazione degli stessi per affrontare le probiematiche che l'attività lavorativa impone. E’un
tema questo che mi è particolarmente caro anche per gli insegnamenti
che Vincenzo Reale, unicamente alla Sua indimenticabile Teresa, mi hanno
dato con la loro azione, la loro passione, la loro competenza, il loro
amore per gli handicappati. So
quanto questo problema è caro ad alcuni miei amici past- Governor che
hanno sempre dato particolare attenzione al mondo dei disabili e per
tutti voglio ricordare Francesco Vesco, Alessandro Scelfo e Ferruccio
Vignola. La
società di oggi sembra essere disattenta a questi grandi problemi
dell'assistenza ai disabili ed agli handicappati puntando tutto
sull'efficienza e sull'efficacia e la preparazione specifica che sono
caratteristiche della società consumistica. Ma
il Rotary non può restare insensibile ai problemi dell'assistenza
adeguata a quanti, soprattutto giovani, sono colpiti dagli handicap
ponendoli in condizione di netta disparità e di inferiorità rispetto
ai soggetti cosiddetti "normali". La legislazione regionale siciliana, anche per un impegno di Vincenzo Reale assunto e mantenuto nell'anno dei suo governatorato, ha apprestato
strumenti legislativi che sono stati ispirati da un'apposita commissione
di rotariani della quale mi onoro di avere fatto parte, volta a
garantire un'efficace assistenza ai portatori di handicap. Questi
strumenti legislativi vanno oggi, aggiornati e perfezionati ed in questo
il Distretto potrà dare un suo contributo alla Regione Siciliana
predisponendo appositi studi e disegni di legge. Ma
non basta, occorre che i Rotary club della Sicilia e di Malta, con
l'azione diretta dei propri soci e con la sensibilizzazione
dell'opinione pubblica, incidano in maniera più concreta sui problemi
dell'assistenza e si adoperino per la creazione delle opportunità di
lavoro che i giovani disabili debbono avere. La
Casa della Speranza di Agrigento, l'handicamp di Castelvetrano, la
struttura di accoglienza di Malta sono tipici esempi, fra i tanti, di
quanto possa fare il Rotary in favore dei disabili per assicurare loro
una migliore qualità della vita. Chiedo,
quindi, a tutti Voi, cari Presidenti, cari Amici rotariani, un
particolare impegno in questo settore dando suggerimenti, idee, ai
delegati distrettuali che si interesseranno, sia pure sotto diversi
profili, delle problematiche dei portatori di handicap, e mi riferisco
in modo particolare ai past- Governors Francesco Vesco e Ferruccio
Vignola a cui ho affidato il coordinamento di questa azione finalizzata
alla soluzione dei problemi che sono propri dei mondo dei disabili. Anche
il past-Governor Antonello Dato, delegato per l'azione professionale, mi
suggerisce ed io pienamente condivido l'idea di istituire dei corsi di
preparazione professionale per giovani disabili in relazione alle loro
possibilità di lavoro. E' un nostro dovere, quindi, ricercare soluzioni idonee a tentare di risolvere i problemi dei giovani handicappati e dare loro, in ogni caso, un'adeguata assistenza ed una più proficua istruzione che possano consentire loro di vivere una vita caratterizzata dall'impegno lavorativo e dal sentirsi partecipi in una società che non li respinge in un ghetto ma che li renda persone operanti nel contesto sociale e produttivo dei Paese.
IL
NOSTRO CONTRIBUTO PER L'AFFERMAZIONE DEI VALORI
DELLA VITA L'anno
rotariano che va ad iniziare sotto gli auspici di un motto dei
Presidente internazionale che afferma l'umanità
essere il nostro impegno, non può che essere motivo per riaffermare
la nostra volontà di garantire i valori essenziali della vita, il
valore della democrazia come sistema regoiatore dei rapporti politici e
sociali dei popoli che garantisce l'indipendenza degli individui da ogni
forma vessatoria tipica dei governi dittatoriali.
La democrazia nel nostro Paese e nello Stato di Malta è già
radicata nella coscienza sociale dei cittadini. Il
Rotary deve sempre più contribuire perché la coscienza democratica di
ciascuno di noi, sia sempre più consapevole dei valore essenziale della
libertà, nella sicurezza. Tanto
più sarà forte una democrazia, quanto più avremo occasione di
affermare con la parola, con l'esempio, con le azioni concrete che
libertà è sinonimo di indipendenza, di uguaglianza e di fraternità
fra gli uomini di buona volontà. Impegno,
dunque, a promuovere una migliore qualità della vita per le nostre
comunità e per ciascuno di noi cittadini, impegno a garantire uno
sviluppo socio-economico delle nostre collettività fondato sul lavoro
ma soprattutto, sul rispetto dei valori essenziali della vita. Il
nostro Distretto, i nostri club, cureranno in modo efficace tutti i
possibili aspetti pratici che varranno a caratterizzare la formazione
dell'individuo ed a promuovere il rispetto dei valori garantiti dalla
nostra Costituzione e dalla Costituzione della Repubblica maltese. La
nostra coscienza di rotariani ci impone di svolgere le nostre attività
produttive professionali nel pieno rispetto delle regole della vita
pubblica e nel pieno rispetto delle leggi per essere cittadini esemplari
e per dare ciascuno, per quello che in effetti potrà dare, il
contributo di azione, di pensiero e di parola per vivere la nostra
esperienza di uomini e donne liberi. Cari amici, rotariani, so che la mia relazione
programmatica potrebbe
dare luogo ad interpretazioni di comodo o, comunque, fuorvianti rispetto
a quello che è il senso che io voglio dare ad essa, ma intendo correre
il rischio pur di affermare le mie idee che saranno, spero, in gran
parte, da Voi condivise. Amici
rotariani tutti, avviandomi alla conclusione di questa mia relazione
programmatica non posso che ringraziare ciascuno di Voi per l'impegno
che si è assunto nei miei confronti e soprattutto nei confronti di
Richard King nostro Presidente internazionale per l'anno 2001-2002, per
le azioni concrete, per i progetti, per le iniziative che certamente
svolgerete e presenterete nel corso dell'anno che va ad iniziare per far
si che il distretto 2110, ricco di risorse umane, di esperienze
professionali, di entusiasmo, di voglia di fare, possa effettivamente
realizzare nel modo più adeguato tutte le iniziative che valgono ad
affermare il nostro impegno per l'umanità. Certamente
non saremo secondi a nessuno nel dare il nostro apporto alla
realizzazione dei progetti che ci siamo prefissi; saremo una squadra
compatta ed omogenea cementata da un comune sentire e da una motivazione
profonda che discende da una piena consapevolezza dei ruolo che oggi
possono giocare nella società i singoli rotariani, i singoli club, i
singoli Distretti. Noi perseguiremo i nostri obiettivi con costanza, perseveranza, entusiasmo, innovando nella continuità, ma soprattutto agendo nel pieno rispetto delle regole rotariane. Agiremo con perfetto stile rotariano nel perseguire gli obiettivi che ci siamo prefissi. Chiedo a tutti Voi la massima collaborazione, l'entusiasmo della vostra azione, la perseveranza per il raggiungimento degli obiettivi, convinto come sono che la nostra azione ed il nostro impegno contribuiranno a migliorare la qualità della vita dell'uomo e, quindi, dell'intera umanità. A tutti Voi l'augurio di un buon lavoro ed una stretta di mano che valga a ricordare che 'l'umanità è il nostro impegno". |